Cantina Cenci nasce come falegnameria all’inizio del 1700 e trae il nome dal proprietario, tale signor Cenci appunto, un italo-austriaco specializzato in minuterie, quasi una sorta di orologiaio del mobile, particolarmente abile nel creare tutta una serie di oggetti precisi quanto ingegnosi.
Un esempio è il meccanismo che ha inventato per la prenotazione delle camere, ancora perfettamente funzionante ed esposto in bella mostra.
Nel 2003 Giovanni Della Pietà ha dato inizio a un’opera di profonda ristrutturazione durata un anno. Un lavoro di squadra lungo e minuzioso volto a salvaguardare il più possibile i mobili e l’aspetto originario.
In primis, si è provveduto ad una prima scrostatura e pulizia manuale di tutte le parti non originarie aggiunte nel corso dei secoli e alla rimozione del cemento, fonte di umidità, per privilegiare l’impiego di materiali biodinamici come la calce naturale.
Gioca un ruolo chiave nell’ambiente, la presenza del legno, sapientemente lavorato e che conferisce all’interno il calore di un materiale naturale, vivo e ricco di forti valenze simboliche, assolutamente in linea con la tradizione del territorio in cui si trova.
In questo contesto, trova posto un sistema per porte scorrevoli circolare impiegato per nascondere all’interno un bagno.
Dall’esterno avvicinandosi si ha l’illusione, perfettamente riuscita, di entrare all’interno di una botte. La stessa maniglia della porta scorrevole è uno straordinario esempio di recupero e riutilizzo di un originale tendi corda metallico dei carri da fieno. Nulla è stato lasciato al caso, le piastrelle antiche siciliane del pavimento, insieme di colori, smalti e storia, i grappoli d’uva all’ingresso disegnati con la tecnica dell’affresco.
Ora Cantina Cenci, riportata al suo antico splendore, è una sala degustazione e spazio multifunzionale che ospita meeting aziendali o, più spesso, utilizzata come location per concerti jazz.